In pochi giorni il comitato Civiltà e Sviluppo ha raccolto oltre 700 firme, decine di email arrivate con problemi ed esposti presentati in questura a causa degli schiamazzi notturni durante tutti i giorni della settimana.
A dichiararlo è Federico Ibba, leader regionale dei giovani UDC e promotore del comitato, “I residenti hanno bisogno di essere ascoltati e difesi. Rinnoviamo l’appello al Sindaco Emilio Floris”. Lo scopo del comitato di quartiere è quello di sensibilizzare la popolazione ed in particolare le autorità municipali e i gestori dei locali notturni a rispettare gli abitanti del popoloso quartiere di Stampace che quasi tutte le notti sono costretti a convivere malvolentieri con l’inquinamento acustico causato da traffico di auto, motorini smarmittati, schiamazzi di gruppi o singoli che popolano i locali del quartiere. In una dichiarazione del promotore del comitato, Federico Ibba, leader regionale dei giovani UDC, si legge:” il nostro ennesimo appello lo rivolgiamo al Sindaco Floris in particolare affinché intervenga con un’ordinanza di necessità in presenza di schiamazzi notturni da parte degli avventori degli esercizi pubblici della zona. Questi poteri del sindaco sono stati ribaditi dalla V sezione del Consiglio di Stato che con la sentenza n. 4041 del 25 agosto 2008 ha confermato la precedente pronuncia del Tar del Lazio. Continua Ibba, la protesta sarà corredata da una petizione popolare che inizia da oggi e che vedrà diversi punti raccolta firme nei negozi del quartiere. Noi auspichiamo che lo sviluppo del nostro quartiere, che già sopporta al presenza del traffico diurno degli uffici pubblici diventi compatibile anche con gli abitanti stessi che ci vivono e pagano le tasse comunali. Non è solo un problema di inquinamento acustico ma anche di deterioramento degli arredi urbani e dei beni privati (cabine telefoniche e ingressi dei palazzi utilizzati come latrine, danneggiamento costante delle automobili in sosta ecc). Ormai la misura è colma ed è impossibile la convivenza con la maleducazione e l’inciviltà degli avventori dei locali che non abitandoci pensano di poter prevaricare le comuni regole di rispetto che sono sicuro non mancherebbero di rispettare nelle loro abitazioni. Ribadisco l’appello al Sindaco Emilio Floris, che come noto è sempre stato attento ai problemi dei residenti e che adesso avrà uno strumento in più come la sentenza del consiglio di stato.
sabato 1 novembre 2008
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