Il governo sta studiando un prestito di 5mila euro per i nuovi nati. L'idea è del sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, e a parlarne è stato Berlusconi, durante l'incontro con le imprese e le banche a Palazzo Chigi a proposito delle misure da prendere contro la crisi. Il prestito dovrebbe essere rimborsato con un interesse al 4%.
L'idea è dunque tra quelle allo studio per sostenere e rilanciare l'economia, soprattutto quella familiare. Ed è emersa proprio durante l'incontro a proposito delle misure da prendere, che ha visto confrontarsi il governo con rappresentanti di banche e imprese.
L'incontro per il momento è apparso interlocutorio, con il governo pronto ad ascoltare e le categorie che hanno ribadito le loro richieste a partire da una garanzia di liquidità. Il premier ha comunque invitato i partecipanti all'ottimismo raccontando anche un paio di barzellette a inizio riunione per scaldare l'atmosfera. Taciturno invece il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che in un intervento brevissimo avrebbe argomentato: "La parola è d'argento, ma il silenzio è d'oro". "E' tirato pure sulle parole", avrebbe scherzato Berlusconi.
All'appuntamento c'era anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha spiegato nel suo intervento che "è vero che l'equilibrio di bilancio è fondamentale, ma in momenti come questo è importante uno stimolo per l'economia reale". Gli industriali chiedono così che il tetto agli interessi passivi sia alzato, sia prevista la detassazione degli utili reinvestiti nella capitalizzazione dell'impresa e si aumenti la soglia automatica dei crediti d'imposta da 516mila a un milione di euro.
Nessuna risposta invece arriva dal governo all'ipotesi di detassare le tredicesime in arrivo nella busta paga di fine anno: "Non è stata data una risposta" dice Marcegaglia. "E' stato detto che si faranno i conti". Ma gli industriali guardano in questo momento anche all'Europa, e soprattutto al costo del denaro nel Vecchio Continente: "E' necessario che la Bce abbassi i tassi in modo significativo perchè oggi il problema non è l'inflazione ma l'economia che ha segnato un rallentamento". Tra le richieste di Confindustria anche lo sblocco delle opere pubbliche (30 miliardi, 2 punti di Pil "che in questo momento possono fare la differenza", dice Marcegaglia) e la promozione di prodotti ecologici: auto, elettrodomestici, case, motori industriali, realizzando "un piano organico di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni".
Di pari tenore le richieste arrivate dalle altre confederazioni: tra queste Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio che ha parlato per commercianti e artigiani, chiede una "seria valutazione per la detassazione delle tredicesime". Le organizzazioni ribadiscono inoltre la necessità di intervenire anche per la detassazione degli straordinari e di rafforzare il rapporto tra banche e imprese dando accesso al credito "in maniera più spedita" attivando la garanzia dello Stato anche sui consorzi fidi. Occorre inoltre valutare i parametri degli studi di settore per evitare che la crisi economica possa dare un'immagine "fiscale" distorta dell'attività delle piccole imprese. Anche Cesare Fumagalli , segretario generale della Confartigianato, ha sottolineato l'importanza di rivedere i parametri degli studi di settore e garantire anche la certezza per i pagamenti della Pubblica amministrazione inserendo un meccanismo di compensazione tra crediti e debiti. Sempre Fumagalli, spiega che si potrebbe "riaccendere" il problema dell'autotrasporto: "Abbiamo avuto una cattiva risposta da Matteoli" spiega "così non si rispettano gli impegni assunti". Deluso il presidente di Confesercenti, Marco Venturi: "Il governo ha dato poche risposte ma ha ascoltato le nostre richieste. E' stato un incontro interlocutorio".
FONTE tgcom.it
venerdì 31 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento