venerdì 31 ottobre 2008

Alle famiglie bonus-prestito di 5mila euro

Il governo sta studiando un prestito di 5mila euro per i nuovi nati. L'idea è del sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, e a parlarne è stato Berlusconi, durante l'incontro con le imprese e le banche a Palazzo Chigi a proposito delle misure da prendere contro la crisi. Il prestito dovrebbe essere rimborsato con un interesse al 4%.
L'idea è dunque tra quelle allo studio per sostenere e rilanciare l'economia, soprattutto quella familiare. Ed è emersa proprio durante l'incontro a proposito delle misure da prendere, che ha visto confrontarsi il governo con rappresentanti di banche e imprese.
L'incontro per il momento è apparso interlocutorio, con il governo pronto ad ascoltare e le categorie che hanno ribadito le loro richieste a partire da una garanzia di liquidità. Il premier ha comunque invitato i partecipanti all'ottimismo raccontando anche un paio di barzellette a inizio riunione per scaldare l'atmosfera. Taciturno invece il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che in un intervento brevissimo avrebbe argomentato: "La parola è d'argento, ma il silenzio è d'oro". "E' tirato pure sulle parole", avrebbe scherzato Berlusconi.
All'appuntamento c'era anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha spiegato nel suo intervento che "è vero che l'equilibrio di bilancio è fondamentale, ma in momenti come questo è importante uno stimolo per l'economia reale". Gli industriali chiedono così che il tetto agli interessi passivi sia alzato, sia prevista la detassazione degli utili reinvestiti nella capitalizzazione dell'impresa e si aumenti la soglia automatica dei crediti d'imposta da 516mila a un milione di euro.
Nessuna risposta invece arriva dal governo all'ipotesi di detassare le tredicesime in arrivo nella busta paga di fine anno: "Non è stata data una risposta" dice Marcegaglia. "E' stato detto che si faranno i conti". Ma gli industriali guardano in questo momento anche all'Europa, e soprattutto al costo del denaro nel Vecchio Continente: "E' necessario che la Bce abbassi i tassi in modo significativo perchè oggi il problema non è l'inflazione ma l'economia che ha segnato un rallentamento". Tra le richieste di Confindustria anche lo sblocco delle opere pubbliche (30 miliardi, 2 punti di Pil "che in questo momento possono fare la differenza", dice Marcegaglia) e la promozione di prodotti ecologici: auto, elettrodomestici, case, motori industriali, realizzando "un piano organico di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni".
Di pari tenore le richieste arrivate dalle altre confederazioni: tra queste Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio che ha parlato per commercianti e artigiani, chiede una "seria valutazione per la detassazione delle tredicesime". Le organizzazioni ribadiscono inoltre la necessità di intervenire anche per la detassazione degli straordinari e di rafforzare il rapporto tra banche e imprese dando accesso al credito "in maniera più spedita" attivando la garanzia dello Stato anche sui consorzi fidi. Occorre inoltre valutare i parametri degli studi di settore per evitare che la crisi economica possa dare un'immagine "fiscale" distorta dell'attività delle piccole imprese. Anche Cesare Fumagalli , segretario generale della Confartigianato, ha sottolineato l'importanza di rivedere i parametri degli studi di settore e garantire anche la certezza per i pagamenti della Pubblica amministrazione inserendo un meccanismo di compensazione tra crediti e debiti. Sempre Fumagalli, spiega che si potrebbe "riaccendere" il problema dell'autotrasporto: "Abbiamo avuto una cattiva risposta da Matteoli" spiega "così non si rispettano gli impegni assunti". Deluso il presidente di Confesercenti, Marco Venturi: "Il governo ha dato poche risposte ma ha ascoltato le nostre richieste. E' stato un incontro interlocutorio".

FONTE tgcom.it

lunedì 27 ottobre 2008

Commissario Regionale interviene sul nubifragio di Capoterra

I giovani UDC della Sardegna, diversi dei quali si sono uniti ai volontari nel soccorso della popolazione colpita dal nubifragio, in particolare nella zona di Capoterra, chiedono che la Giunta Regionale faccia immediatamente da garante con le banche per i prestiti che tante famiglie saranno costrette a contrarre per riprendere il normale corso della loro vita.
In una nota Federico Ibba – commissario regionale giovani UDC chiede che: “la Giunta regionale, oltre ad implementare gli insufficienti fondi già stanziati, faccia da garante e negozi con le banche tassi di interesse non superiori all’un percento, così come succede per i danni all’agricoltura a causa della siccità, per i prestiti che dovranno contrarre i cittadini che hanno avuto (alcuni diverse volte negli ultimi anni) la vita sconvolta da questa ennesima calamità naturale propiziata anche dalle pessime scelte urbanistiche fatte negli anni passati dai comuni oggi sommersi dal fango”.


UDC SARDEGNA
Movimento Giovanile
Via Roma 231, 09123, Cagliari
Email: giovaniudcsardegna@gmail.com
Sito: www.giovaniudcsardegna.it
Commissario Regionale (Federico Ibba)

Nuovo organigramma del movimento giovanile ligure

Massimiliano Tovo Commissario Nazionale del movimento giovanile dell’UDC, ha reso noto questa mattina il nuovo assetto giovanile dell’UDC per la Regione Liguria. Ecco come risulta il nuovo organigramma del movimento giovanile ligure : “Commissario Regionale Giovani UDC Valeria Cosentino; Commissario Provinciale Giovani UDC Genova Luca Mazzolino (per l’area metropolitana) e Arianna Anemone (per l’area del Tigullio); Commissario Provinciale Giovani UDC Savona Ghione Fabrizio ; Commissario Provinciale Giovani Udc Imperia Chiappori Gabriele; Commissario Giovani UDC La Spezia Zanardi Marinella e Romolo Cifelli”.

PARMA: Giovani Udc sulla questione universitaria: merito e responsabilità

“Probabilmente lo spettacolo a cui abbiamo assistito ad opera degli universitari che si sono radunati in corteo non era il funerale dell’Università, bensì la commemorazione dei quarant’anni dalla morte dell’Università italiana, uccisa dagli stessi universitari nel 1968”.
Così esordiscono i giovani dell’Udc che prendono immediatamente posizione sulle modalità della manifestazione universitaria.
“È da quel tempo infatti – sottolineano- che la nostra cultura e formazione scolastica ha conosciuto un declino sempre maggiore che ha portato il nostro paese a perdere di competitività e di qualità. Il corteo funebre è la testimonianza di come la comunità dovrà sostenere i costi sociali e di tutte le forze dell’ordine che potevano essere altrove, invece impegnate nel tener a bada coloro i quali hanno preso spunto da un tema serio ed importante quale quello della riforma scolastica ed universitaria, per strumentalizzarlo e utilizzarlo come parafulmine per urlare pubblicamente offese ed improperi vergognosi all’indirizzo delle alte cariche dello stato e dei rappresentanti delle istituzioni”.
“Il tema fondamentale è che manca quell’educazione al buon senso che avrebbe portato ragionevolmente a tavoli di discussione e confronto seri, anziché scadere nel populismo di massa che coinvolge strumentalmente tutto e tutti. Nell’istruzione – aggiungono- va ricercata la qualità, un’offerta formativa adeguata e competitiva, ma allo stesso tempo quell’educazione sociale e culturale che il mondo della formazione scolastica deve offrire come modello e non al contrario mostrare il fianco a manifestazioni demagogiche e senza contenuti”.
“La società di oggi necessita di un forte patto generazionale che veda dalla stessa parte studenti, docenti, istituzioni, famiglie e mercato del lavoro, con la sicurezza che il giovane rappresenti la risorsa principale e non l’anello debole della catena. Solo così – concludono- un confronto serio che coinvolga tutte le parti con senso di responsabilità potrà far sì che il sistema culturale e formativo italiano possa tornare quello che era un tempo investendo sul merito e creando un’università selettiva che non veda un proliferare di atenei accostandone uno per ogni campanile d’Italia”.

Risposta a Rappresentante di Istituto

Caro amico, sono in piena sintonia quando scrivi che le manifestazioni di protesta non devono essere politicizzate....perchè allora si portano in piazza bandiere politiche??? perchè il PD fa una manifestazione e si scende in piazza??? non esistono altre forme di protesta da attuare senza mettere in mezzo i partiti o meglio perche non la finite di farvi strumentalizzare dai partiti politici che vi chiamano a raccolta solo quando gli fa comodo????
Caro amico, condivido solo al 30% la vostra protesta per il resto ho diversi dubbi sopratutto per quano riguarda quanto è stato toccato nelle scuole superiori....però voglio fare un appello a tutti voi giovani e rappresentanti....spiegate al 70% dei vostri compagni i motivi per il quale state scioperando e poi evitate di occupare gli istituti perche in democrazia i ragazzi devono avere libertà di scelta se entrare a fare lezione oppure no.
Saluti...e buon anno scolastico a tutti!!!!

Rappresentante di Istituto ha scritto:
Io penso che le manifestazioni di protesta che stanno avenendo in questi giorni non debbano essere politicizzate, in quanto noi studenti chiediamo dallo STATO E DAL GOVERNO che sia di sinistra o di destra, che la scuola sia migliore di quella che è, e non vogliamo che allo stesso tempo venga distrutta. Più istruzione per tutti, meritocrazia e che i fondi scolastici non siamo solo del 3% dedicati agli studenti; eh sì, i bilanci scolastici comprendono buona parte delle voci nel bilancio di ogni Istituto Scolastico. Quindi protestiamo anche per ciò che non contiene il decreto (sperando che non passi).Un Rappresentante di Istituto.

domenica 26 ottobre 2008

Retifica su argomento "Lo Sport"

In riferimento al comunicato redatto dal sottoscritto in data 20.10.2008 dal titolo“Lo Sport” mi preme sottolineare che:

1. Il mio non voleva essere un attacco personale verso l’assessore Roberto Zanchetta, e chiedo scusa se in qualche modo è sembrato un attacco mirato verso la sua persona.

2. Il mio documento non era basato solo sulla situazione del campo sportivo ma sul fatto che la comunità non possa poter seguire nel proprio campo le partite di una squadra che gioca nel campionato di serie “B”.

Infine dopo aver verificato quanto svolto dall’amministrazione sulla questione campo sportivo, ringrazio per l’impegno e auguro ancora una volta buon lavoro all’assessore Zanchetta.

sabato 25 ottobre 2008

SCUOLA, GIOVANI UDC: Gelmini ascolta chi urla di piu'

"Grave e inaccettabile la discriminazione del ministro Gelmini che ha escluso dall'incontro le rappresentanze di Unicentro, l'associazione di area Udc ampiamente rappresentativa a livello universitario e studentesco. Non e' ammissibile che chi con responsabilita' non sta occupando o intraprendendo azioni dimostrative, pur avendo molte perplessita' sull'operato del governo su scuola e universita', non sia stato invitato all'incontro. Il confronto, che doveva essere fatto prima di assumere i provvedimenti, oggi e' tardivo e anche mal organizzato. Ci auguriamo si tratti di un incidente perche' e' evidente che se il ministro ascolta solo chi urla di piu' induce ad alzare i toni della protesta, con il rischio di degenerazioni pericolose". Lo dichiarano Sandro Bonacci , responsabile nazionale Unicentro, Matteo Tarolli responsabile nazionale politiche giovanili e i Commissari nazionali dei giovani Udc.

venerdì 17 ottobre 2008

Parco, Caccia e Sport......i miei pensieri

Parco

Finalmente il consiglio comunale ha scelto le date del referendum consultivo sul Parco Nazionale che vedrà la comunità impegnata dal primo al sette di dicembre a votare SI o NO “a questo tipo di parco”.


Una vittoria per il comitato e per tutte quelle persone che il parco non lo vogliono o meglio non vogliono questo tipo di Parco.

Naturalmente il sottoscritto voterà NO!!!

Mi auguro che il sindaco porti avanti quanto iniziato in consiglio comunale, e forte della vittoria dei NO vada a Roma a parlare con il ministro all'ambiente per chiudere una volta per tutte la "pratica" Parco!


Caccia

Siamo tutti d’accordo che la caccia alla pernice e alla lepre andava chiusa, anzi forse era meglio non aprirla per niente.
Ma non sono d’accordo su come è stata gestita la situazione dall’assessore all’ambiente Morittu, che doveva a mio parere chiudere completamente la caccia per le due domeniche oppure aprire tutta la caccia cinghiale compreso per tutta la giornata. Chiuderla in questa maniera è servito a ben poco.
Ogni cacciatore a inizio stagione paga una tassa regionale di € 50,00 che deve servire per gli studi e per la ripopolazione, oggi l’assessore regionale dichiara che non si conoscono i veri dati sulla situazione della pernice e della lepre perche non esistono gli ambiti territoriali, allora mi chiedo cosa ne faccia la regione di tutti quei soldi che versano ogni anno i cacciatori della Sardegna???
Non sarebbe il caso che si finisca di strumentalizzare la caccia con la politica, e che si finisca di fare quest’ambientalismo di spirito che non sta portando a nulla anzi sta peggiorando la situazione venatoria della Sardegna.
Si dia più ascolto ai cacciatori che nessuno meglio di loro conosce la situazione venatoria, come è successo questa volta che la protesta è dovuta partire dai cacciatori per poter chiudere la caccia alla pernice e alla lepre.
Sarebbe anche il caso che l’assessore pensasse seriamente all’apertura della caccia nel mese di febbraio alla migratoria, che non crea nessun danno anzi si possono proteggere ulivi e quant’altro viene preso di mira da tordi e merli, e ne avrebbe un beneficio anche l’economia legata alla armerie che ogni anno vanno sempre più in crisi.

Sport

Mi vorrei soffermare sulla questione sport in generale, infatti con l’apertura del nuovo anno scolastico iniziano anche tutte le attività sportive con più o meno difficoltà gestionali.
Avete mai fatto i conti su quanto costa ad una famiglia mandare il proprio figlio a fare attività sportiva? E chi di figli ne ha 2 o più???
Molti ragazzi non vogliono fare sport ma altri che invece lo vorrebbero fare non possono perche la propria famiglia non ha la possibilità di pagare l’iscrizione, comprare le scarpette, comprare la tuta etc etc.
Sarebbe opportuno dare dei contributi per lo sport alle famiglie che non possono permettersi di mandare i propri figli a fare sport???
Questi contributi potrebbero essere erogati naturalmente in base al reddito, ma dati alla società sportiva che dovrà per la stagione in corso occuparsi di fornire di tutto il necessario il ragazzo o la ragazza che rientri nel contributo, visite mediche comprese.
In questa maniera si potrebbero rendere felici tanti/e ragazzi/e aiutarli cosi anche ad integrarsi in un mondo che hanno sempre visto dall’esterno, e rendere ancora di più partecipi le società che dovranno avere maggior cura dei loro iscritti.

mercoledì 15 ottobre 2008

Al candidato premier Casini

Egregio Presidente Casini,
queste mie parole vogliano essere una relazione globale di quello che la Gallura attraversa da tre anni a questa parte, approfondendo la situazione che noi giovani siamo costretti a vivere.

Da quando la Sardegna è amministrata dal governo Soru, la Gallura è stata oggetto di attacchi mirati a voler rovinare l’economia della provincia, soprattutto la parte costiera che per noi galluresi è stata sempre il punto cruciale per uno sviluppo economico.

L’arcipelago di La Maddalena in primis è stato il comune che ha sofferto maggiormente la politica di sinistra, fatta di false promesse, di perdita di posti di lavoro “con la dismissione della Base USA si sono persi circa 500 posti di lavoro tra diretti e indotto”che vanno sommati ai già 2000 disoccupati, sede di un Parco Nazionale che ha bloccato lo sviluppo dell’isola non riuscendo peraltro a salvaguardare l’ambiente.

Anche Palau, Arzachena, S. Teresa, Olbia e persino Tempio stanno pagando le scelte di un governo regionale che ha bloccato lo sviluppo del Nord-Sardegna, che ha cercato e sta cercando di portare tutto lo sviluppo turistico nel sud sicuramente per gli interessi di pochi.

Tutta questa crisi ha portato e sta portando noi giovani a fare scelte che difficilmente avremmo voluto fare, cioè quelle di abbandonare le nostre terre per cercare occupazione altrove, risulta sempre più difficile trovare un posto di lavoro, perfino la manodopera e la manovalanza ormai è satura di lavoratori dell’est, con la crisi economica turistica è difficile persino trovare una sistemazione temporanea nel periodo estivo.

Premesso tutte queste serie di cose importantissime per il futuro del Nord Sardegna ma soprattutto per il futuro dei giovani galluresi e visto che da oltre un anno non si parla altro che di G8 che pare a detta degli esponenti politici di sinistra sia il salvavita di La Maddalena e di tutta la Gallura.

Le chiedo a nome di tutto il movimento giovanile della provincia Olbia – Tempio, quale futuro spetta a noi giovani?, se il G8 così come “venduto” sia effettivamente il salvagente della Gallura?

Oggi scendiamo in campo al suo fianco, lo facciamo convinti delle nostre idee e delle scelte che lei per primo ha fatto, ma ci teniamo a sottolineare che per noi giovani questa è l’ultima occasione di poter dar vita ad un futuro che ci possa rendere protagonisti.

I giovani e la politica

Apprendo con molto entusiasmo che un nuovo giovane e per di più maddalenino entri a far parte della politica di partito, di quella politica che molti giovani hanno paura e molti altri fanno fatica ad entrare.

La realtà è che molti giovani non si sentono coinvolti o meglio non lo vogliono essere, molti dicono “non mi interessa” , “non ci capisco niente” o addirittura “è sporca”. Queste risposte appartengono al 95% dei giovani ed è sicuramente un dato preoccupante.

Avvolte i giovani vengono messi in vetrina dai grandi partiti solo per catturare una fetta di mercato giovane, e caso strano non è, che questo avvenga solo nei periodi più caldi della politica, ovvero le elezioni.

Nonostante le scelte nazionali del PDL e dell’UDC di partecipare alle elezioni politiche con proprie liste, non posso non appoggiare la scelta dei giovani sardi del PDL che sono riusciti in pochi giorni a raccogliere più di 10.000 firme per far si che gli venga data la possibilità di portare in parlamento la voce dei giovani.

Voglio fare infine i più sinceri saluti al neo presidente del circolo maddalenino della Destra, congratularmi con lui e con tutti i giovani che credono nelle proprie idee e queste idee le vogliono portare avanti nel bene e nel male, convinti che arriverà anche per noi giovani il momento di decidere del nostro futuro.